I luoghi, gli ambienti ove sono transitate persone, depositate cose sono impregnati di odori e profumi.
Attraverso l’olfatto ci aiutano a rivivere con dolcezza e sensualità situazioni stagnate nel tempo. Depositate nel proprio corpo, aleggiano attorno a noi. Esiste un rapporto di complicità tra odori ed emotività. Tale da scatenare una sorta di eccitazione: “sudorazioni” incontrollate, aumento del battito cardiaco e sospensione del respiro.
SNATURAMENTO E MANIPOLAZIONE
L’installazione é un viaggio nel mondo dei sensi; come quello dell’olfatto. Tale proposta comporta una riflessione sulla difficoltà che si incontra nella realtà e dell’uso spesso disarmonico che l’olfatto subisce.
La realtà in cui agiamo è sempre manipolata; i sapori, gli odori tendono a sovrapporsi, mescolarsi tra di loro disorientando il fruitore e deviandone il suo corso naturale. L’intento é quello di recuperare un aspetto dell’immaginario olfattivo; attraverso oggetti installati, fotografie, petali di fiori ed essenza profumata sparsa, che interagiscono direttamente sullo spettatore.
L'artista, attraverso stimoli e coinvolgimenti visivi, si pone al centro di quel sistema che “intacca l’equilibrio” tra arte, fatto, snaturamento e realtà.
E’ naturale che gli odori per le scale di un condominio suscitino reazioni; su di esse si innestano meccanismi psichici, da dare adito alla riflessione.
La fotografia e i petali sono collegati fra loro. Nel fotogramma (particolare ritagliato digitalmente) é disposto a semicerchio un insieme di spettatori, uno dei quali si tappa le narici: essi assistono a ... cosa?
Roma, settembre 2001 Michele Marinaccio